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ADRAI: Basta attacchi strumentali contro la Rai

3 Giugno 2014

ADRAI: Basta attacchi strumentali contro la Rai

 

Neanche il tempo di completare lo scrutinio del nuovo Direttivo dell'ADRai, l'associazione che raccoglie tutti i dirigenti Rai, che l'Azienda e' stata sottoposta all'ennesimo attacco strumentale da parte di un importante settimanale, edito da un importante gruppo editoriale con interessi crescenti nel settore televisivo.

La Rai e' un'azienda grande e complessa, ma i suoi dirigenti Rai, gia' da 2 anni, hanno intrapreso il percorso della spending review (risparmiando 100 milioni nel 2012 e 100 milioni nel 2013), completato, nel 2013, il processo di incentivazioni di 600 colleghi (senza aiuti di stato!), licenziato tutti coloro per cui e' stato provata la violazione del codice etico, ma sopratutto denunciato alla magistratura le notizie di reato.

La Rai e' una cosa seria, un patrimonio di tutti gli italiani, attaccarla strumentalmente per vendere piu' copie o sostenere tesi precostituite e' inaccettabile.

Se vi sono notizie di reato vengano denunciate, ma vorremmo che terminasse questo gioco al massacro basato sul logori teoremi.

Tutto cio' e' ancor piu' evidente quando si analizzi nei contenuti l'ultimo numero dell'Espresso, dove in copertina, sotto il titolo "Malarai" e nel pezzo "Va in onda lo spreco" si racconta, come esempio di malaffare, il caso in cui, al contrario, e' stata proprio la dirigenza Rai e l'Azienda che ha denunciato alla magistratura e alle Autority competenti  fatti che potevano prefigurare accordi esterni per pilotare gli appalti di postproduzione della Rai.

Peraltro il pezzo in questione presenta anche un enorme errore quantitativo perche' decuplica le cifre oggetto degli appalti.

Nel merito del pezzo "Ma quanto ci costano in film in tv" sui presunti sprechi di Rai Cinema bene ha gia' risposto l'Azienda con una dettagliata nota.

Come dirigenti Rai serenamente accogliamo suggerimenti su possibili miglioramenti, ma pretendiamo rispetto per il lavoro che abbiamo svolto e che svolgiamo con passione e professionalita'.

Molto e' stato fatto e molto altro dobbiamo fare per migliorare la Rai, ma non possiamo accettare attacchi e interventi che, in quanto spesso basati su una limitata base di conoscenza o su pregiudizi, di fatto finiscono per avere solo un effetto distruttivo e non lasciano il benchè minimo spazio a un reale contraddittorio.

Distruttivi rischiano di essere anche i recenti provvedimenti del Governo che non affrontano nell'ambito del processo di rinnovo della concessione gli snodi del presente e soprattutto quelli del futuro del servizio pubblico nel nostro paese.

Su questo l’ADRai sarà in prima linea con una serie di iniziative, aperte a tutti, finalizzate a costruire una nuova prospettiva per la Rai dei prossimi decenni.

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